La concezione di amore è cambiata progressivamente in questi ultimi anni e di conseguenza anche la concezione di coppia. Scrive Bauman "in una società liquida i poteri della liquefazione sono davvero impressionanti, soprattutto per ciò che attiene alle relazioni umane: esse, proprio come dei fluidi, non mantengono a lungo una forma. In una sorta di consumismo relazionale, non si agiscono più relazioni, ma contatti (...) E' come se da un lato si abbia il desiderio impellente di una relazione stabile per paura della solitudine, ma dall'altro un'inspiegabile paura di rimanere imbrigliati per sempre in quella relazione, perdendo la propria identità e precludendosi altre infinite possibilità."
La ricerca dell'amore da un lato viene incoraggiata dalla curiosità dell'altro, ma viceversa viene scoraggiata dalla paura di dover rinunciare a se stessi per stare con l'altro. Non bisogna rinunciare a se stessi, o addirittura perdere se stessi, nel momento stesso in cui decidiamo di darci all'altro. E' importante saper stare bene con se stessi per poter stare bene con l'altro, ma non per questo ci priviamo della nostra identità, del nostro essere, della nostra autenticità. L'amore non è mai sacrificio, piuttosto è libertà. Accettare che l'altro faccia parte della nostra vita, non significa privazione o sostituzione dei nostri spazi, ma arricchimento di essi. L'altro non ci sostituisce ma ci completa. Nel momento stesso in cui pensiamo all'amore come la più alta forma di libertà significa anche che accettiamo l'altro per quello che è, con i suoi spazi che anch'egli custodisce, con il suo Sè integro.
La relazione sana nasce dalla consapevolezza di tutto ciò e dalla motivazione a costruire qualcosa insieme all'altro, step by step. Il rispetto del proprio e altrui spazio personale è il primo passo verso la creazione di uno spazio comune.
La coppia, per essere tale, parte dalla creazione autonoma di due sè differenti.
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