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Isolamento sinonimo di solitudine?


Il 2021 è tramontato, ma non lo è il numero dei contagi covid, che anzi è in continuo aumento. A tutte le persone che sono in isolamento, o lo sono state, a tutte le persone che hanno dovuto trascorrere queste feste in solitaria. Il Natale, il Capodanno sono associati alla convivialità, allo stare insieme, al condividere con qualcuno. Per tutte le persone che sono risultate positive al covid o che sono state in contatto con un positivo, tutto questo non è stato possibile. Questa pandemia le ha costrette ad un isolamento forzato, che tradotto in termini più spiccioli consiste in una limitazione della propria libertà di fare ciò che si vuole all'infuori delle mura di casa. Com'è prevedibile, l'idea di isolamento spaventa molto, soprattutto quelle persone che non sono mai state realmente "da sole" in contatto con se stesse e sono quindi assolutamente inesperte di fronte ad un'esperienza che invece richiede la presa di contatto con se stessi. Potremmo pensare all'isolamento invece che come un limite, come ad un punto di forza per quanto riguarda l'ascolto dei propri bisogni? Durante la vita di tutti i giorni siamo sempre completamente risucchiati dagli obblighi lavorativi, dalle beghe familiari, dalle questioni sociali; non ci si rende conto della percezione del tempo perchè siamo sempre di corsa, nel continuo tran tran quotidiano. Nell'isolamento cambia invece soprattutto la percezione del tempo, prima che di se stessi. Il tempo sembra infinito, un continuo non scorrere mai. Ciò che fa la differenza, tuttavia, è come si decide di investirlo questo tempo. L'isolamento richiede una presa di contatto dei propri bisogni, fastidi, dolori. L'isolamento porta all'impossibilità di agire fuori dalle quattro mura, ma, se sfruttato nel migliore dei modi, può portare ad una profonda introspezione e rilettura di se stessi. L'isolamento quindi non è solo impossibilità, ma anche e soprattutto possibilità di partire o ripartire da se stessi. Non evitate il fastidio che percepite dall'isolamento, ma attraversatelo. Nn guardate serie tv per non pensare al senso di impotenza che vi opprime, piuttosto scrivete. Scrivete di voi, di come vi sentite, di quello che provate, parlate di voi a voi stessi. Vi riconoscete? Vi conoscete? O questo isolamento tira fuori delle parti di voi assolutamente inconsapevoli al vostro io? Isolamento non è mai sinonimo di solitudine. Se vi prendete cura di voi, se vi volete bene, se avete attenzione per voi stessi, se fate caso a come vi sentite, non sperimenterete in assoluto la condizione di solitudine. Non vi sentirete soli, abbandonati a voi stessi. Riuscirete piuttosto a carpire l'importanza della presa di contatto con voi stessi, la focalizzazione su di voi e dopo, non potrete farne più a meno.


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